La verniciatura è un trattamento necessario quando si vuole rinnovare la superficie di alcuni oggetti con l’intento di prolungarne la durata e, al contempo, di ottimizzarne l’estetica. Tuttavia, prima di procedere al restyling delle superfici grazie ad una nuova mano di vernice, è spesso doveroso eliminare la vernice già presente. Qual è il trattamento migliore: la sverniciatura pirolitica o la sverniciatura chimica? Ecco una breve guida.
Sverniciatura sì o sverniciatura no?
Partiamo da un fondamentale presupposto: se l’oggetto sul quale si intende intervenire è ancora in buono stato, ovviamente non occorre eseguire elaborati trattamenti. In questi casi, prima di procedere con la nuova pittura, si potrà semplicemente carteggiare la superficie, pulirla e renderla idonea a far aderire meglio la nuova verniciatura.
Se, al contrario, la vernice precedente risulta essere palesemente sciupata, invecchiata, scrostata e con tracce di ruggine, sarà invece opportuno agire in un altro modo. In questa eventualità si dovrà optare per una totale sverniciatura dell’oggetto.
Sverniciatura chimica o pirolitica?
Dovresti sapere che esistono due principali modalità di sverniciatura: quella chimica e quella pirolitica. Per stabilire quali di questi due procedimenti si dovrà adottare, è importante chiarire bene la differenza fra gli stessi.
La sverniciatura chimica
Come potrai notare leggendo il nostro blog, la sverniciatura chimica viene così definita poiché prevede appunto l’utilizzo di specifici prodotti chimici. Questi sono in grado di eliminare definitivamente lo strato di vernice vecchia che si vuole rimuovere da un determinato oggetto, prima di riverniciarlo.
I prodotti chimici adatti a tale processo sono diversi e numerosi. Per poter scegliere quello più adatto, bisognerà valutare la compatibilità col tipo di superficie da trattare ed orientarsi in ogni caso su articoli di elevata qualità. Questo è fondamentale se si vogliono ottenere risultati di un certo livello.
La sverniciatura pirolitica
La sverniciatura pirolitica, chiamata anche termica, viene utilizzata esattamente per il medesimo scopo, ossia sverniciare una superficie prima di ritrattarla con la pittura. La differenza fondamentale è che questo sistema non prevede l’uso di prodotti chimici: agisce, invece, attraverso l’utilizzo dell’aria calda. Esistono difatti degli elettroutensili appositi che, tramite il getto d’aria molto calda che essi emettono, riescono a staccare e rimuovere il vecchio strato di vernice presente su un dato oggetto.
Con la sverniciatura pirolitica si risparmia sicuramente tempo e danaro, soprattutto quando gli elementi da sverniciare sono di grandi dimensioni.
Sverniciatura pirolitica o chimica: quale preferire?
Non possiamo negare che negli ultimi anni la preferenza ricade sempre di più sulla sverniciatura pirolitica. Questo accade perché si tratta di un processo eco-friendly che non impatta sull’ambiente né sulla salute di chi lo utilizza. La sverniciatura chimica, invece, a volte viene scelta in quanto è più veloce e non prevede l’uso di particolari attrezzature (pistole o forni). Tuttavia, diventa molto difficile effettuarla quando le superfici da trattare sono particolarmente grandi.
Con questi presupposti, in base al lavoro da fare e all’entità della superficie da trattare, potrai scegliere la soluzione ideale per te. Dai un’occhiata ai nostri servizi: dalla sverniciatura pirolitica alla sverniciatura chimica, siamo a tua disposizione per garantirti superfici trattate ad hoc e per proporti l’opzione più adeguata. Che aspetti a richiederci maggiori informazioni?